La Menopausa ed il Trattamento Laser Vaginale
Dr.ssa Maria Antonella Palmeri
Per menopausa si intende il momento della definitiva cessazione dei flussi mestruali della donna e quindi la fine del periodo fertile.
Nella donna si ha uno sconvolgimento dell'equilibrio metabolico ed ormonale. I principali disturbi sono l'aumento di peso, le vampate di calore, l'affaticabilità, il nervosismo, la sudorazione profusa soprattutto la notte, l'emicrania, l'insonnia, le crisi depressive, i disturbi vaginali ed urinari, il dolore ai rapporti e la carenza del desiderio sessuale.
Quando la donna è in menopausa si consiglia di effettuare, all'incirca ogni due anni, i seguenti controlli:
La mammografia, con eventuale ecografia mammaria, è importante perchè il carcinoma della mammella è il più frequente tumore nella donna in menopausa, per cui la diagnosi precoce migliora la sopravvivenza a lungo termine.
L'ecografia ginecologica è importante come metodo di screening e diagnosi precoce del carcinoma endometriale.
Si distinguono, in base allo spessore dell'endometrio:
a) soggetti con basso rischio di patologia endometriale a cui consigliare annuali controlli;
b) soggetti con alto rischio di patologia endometriale da verificare con esame cito/istologico e da sottoporre ad indagini strumentali invasive quali l'isteroscopia. E' importante in presenza di patologie endocavitarie distinguere polipi, miomi sottomucosi, iperplasia endometriale o eseguire lo staging del tumore.
Il pap-test è necessario per la prevenzione delle neoplasie del collo dell'utero.
Prof. Antonino Perino
Da qualche tempo nel nostro studio offriamo alla paziente il Trattamento Laser Vaginale.
A livello genitale la conseguenza della carenza di estrogeni è una riduzione dello spessore dei tessuti di rivestimento della vagina e una ridotta funzionalità delle ghiandole vaginali che fa diminuire l'elasticità dei tessuti, con conseguente “secchezza vaginale”; questa può trasformarsi in fastidio, prurito, bruciore e i rapporti sessuali possono diventare difficoltosi e dolorosi.
Nelle vie urinarie si possono avere episodi infettivi o infiammatori, le cistiti, oppure può essere favorito il prolasso della vescica che si manifesta con dolore e senso di pesantezza al basso ventre e che può richiedere l'intervento chirurgico nei casi più gravi.
Il tessuto vescicale tende a modificarsi con l'età e alcune donne sono suscettibili di perdite involontarie di urina.
Consigliamo in questi casi il trattamento laser vaginale che è un trattamento indolore (non necessita di anestesia) e senza effetti collaterali indicato proprio nei casi di:
- atrofia vaginale;
- “rilassamento” della vagina;
- disturbi urinari in menopausa.
Porta, infatti, ad un recupero della funzione vaginale perduta a causa dei parti, della carenza ormonale dovuta alla menopausa ed al naturale e fisiologico invecchiamento dei tessuti.
Il Monnalisa Touch è uno strumento specifico studiato e realizzato proprio per queste indicazioni: riacquistare o migliorare la tonicità delle parti intime significa riappropriarsi interamente della propria femminilità e migliorare decisamente la qualità della propria vita.
Il trattamento laser vaginale sui tessuti della mucosa vaginale stimola la produzione del collagene, migliora la funzionalità della vagina e ne ristabilisce l'equilibrio trofico.
La procedura laser viene eseguita in ambulatorio: non prevede anestesia essendo indolore e non necessita di incisioni o punti di sutura. La durata del trattamento è di circa 15 minuti e i risultati sono evidenti già dopo la prima seduta: abitualmente il trattamento completo richiede 2-3 sedute a distanza di circa 30 giorni.
La quasi totalità (96%) delle donne trattate riferisce di un effettivo miglioramento della qualità della vita e dei rapporti sessuali.
La decisione su quanti cicli di trattamento saranno necessari sarà presa insieme dal ginecologo curante e dalla paziente in funzione della risposta al trattamento.
La densitometria ossea è consigliata in donne in menopausa da oltre 6 mesi; in menopausa precoce (<di 45 anni); in post menopausa ma con anamnesi familiare positiva per fratture spontanee verificatesi prima dei 75 anni di età o con ridotto peso corporeo; in donne che oltre ad essere in menopausa hanno in previsione trattamenti corticosteroidi (>5 mg/die di prednisone equivalenti).
La visita cardiologica e l'eventuale ECG, insieme agli esami di sangue di routine, sono necessari perché durante il periodo menopausale si registra un aumento dei livelli di colesterolo totale con modesta riduzione del colesterolo HDL (definito “buono”) e una tendenza al rialzo dei valori della pressione arteriosa.
Gradualmente, inoltre, si riduce l'integrità del sistema cardiocircolatorio, prima assicurata dalla presenza in circolo degli estrogeni, con conseguente aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
(il dosaggio FSH e dell'estradiolo sono consigliati soltanto durante il primo controllo dalla cessazione del ciclo mestruale)
Occorre innanzitutto prestare attenzione alla alimentazione, limitare i grassi, gli alimenti salati ed i dolci. E' saggio abbondare in frutta e verdura, soprattutto ricca in fibre, in vitamina C e beta-carotene (arance, carote, broccoli).
Un regolare esercizio fisico aiuta a prevenire l'osteoporosi ed è una arma in più per combattere i disturbi della circolazione, l'ipertensione, le malattie coronariche, l'obesità, il diabete ed il rilassamento del tono muscolare. Quindi, ben vengano le lunghe passeggiate, il nuotare, l'andare in bicicletta o il ballare!
E' infatti indispensabile accostarsi alla menopausa positivamente, accettando i cambiamenti del proprio corpo come parte del corso naturale della propria esistenza.
La menopausa non è una malattia!
Dibattuto è stato l'utilizzo della terapia ormonale sostitutiva che consiste nella somministrazione di estrogeni. Poiché somministrati singolarmente possono causare un aumento del rischio di tumore all'utero, vengono utilizzati insieme ad un progestinico.
Questa terapia combinata rende il rischio oncogeno sovrapponibile a quello della popolazione generale. Le donne isterectomizzate possono assumere il solo estrogeno.
E' stato dimostrato che l'ideale è iniziare la terapia il più precocemente possibile sia per evitare l'instaurarsi dei fenomeni più immediati ( vampate di calore, crisi depressive, ecc.) sia per prevenire i problemi degenerativi a carico osseo, cardiovascolare, genito-urinario e così via.
In conclusione, bisogna considerare questa terapia come prevenzione dei danni dovuti all'invecchiamento dell'organismo in generale.
In alternativa alla terapia tradizionale, si è andata sempre più affermando l'utilizzo degli integratori a base di fitoestrogeni o isoflavoni, prodotti naturali ad azione ormonale estratti dalla soia o da altri vegetali, da somministrare per via sistemica o locale sottoforma di ovuli vaginali.
L'interesse sempre più evidente per queste sostanze è nato dall'osservazione che nelle popolazioni asiatiche, la cui alimentazione è particolarmente ricca di soia, le donne hanno una minore incidenza di cancro al seno e di sintomi menopausali.
I fitoestrogeni possono essere considerati un'alternativa alla terapia tradizionale.