Densitometria Ossea
L'osteoporosi è una condizione silente caratterizzata da riduzione di massa ossea e deterioramento della struttura dell'osso, tali da predisporre ad una maggiore fragilità e ad un aumentato rischio di frattura.
Le probabilità che una donna in post menopausa incorra, nell'avanzare degli anni, in una frattura è circa del 36%.
Alcune fratture, come quelle vertebrali (16% del numero totale di fratture) sono un problema misconosciuto data la quasi asintomaticità.
Per questo motivo è importante una diagnosi precoce.
Nel nostro Studio utilizziamo il densitometro osseo Achilles Insight della General Electric che ci permette di fare una ultrasonometria ossea con immagine in tempo reale della sede calcaneare.
In una persona adulta, la diagnosi si fa esaminando il T-score, cioè valutando di quanto il valore in esame si differenzia da quello del campione di riferimento (soggetti sani dello stesso sesso e di età pari a 25-30 anni, ossia esaminati nel momento in cui si raggiunge il picco di massa ossea). In termini più precisi, il T-score è la differenza, espressa in numero di "deviazioni standard", fra il valore individuale osservato e il valore medio della popolazione sana di riferimento.
Valori di T-score compresi fra +1 e -1 indicano una mineralizzazione ossea nella norma.
Secondo i criteri dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (originariamente riferiti alle donne in menopausa, ma oggi utilizzati per gli adulti di ambo i sessi), si parla di osteopenia quando il valore del T-score è inferiore a -1, e di osteoporosi quando il T-score è inferiore a -2.5.
In un soggetto inferiore ai 30 anni la diagnosi si fa esaminando lo Z-Score.
Lo Z-score indica di quanto il valore in esame si differenzia da quello di una popolazione sana di riferimento composta da soggetti dello stesso sesso e della stessa età del soggetto in esame. In linea di massima questo indice, anche se viene sempre automaticamente riportato nel referto, non ha molto significato nello studio delle persone adulte o anziane, per le quali quello che conta è invece il T-score.
L'Indice di Stiffness è Quantitative Ultrasound Index (QUI).
I valori dell'Indice Stiffness sono influenzati dalle proprietà elastiche del calcagno, che a sua volta è strettamente dipendente dalla quantità e dalla struttura del contenuto minerale osseo.
Diversi studi hanno evidenziato che l'Indice Stiffness è correlato al valore BMD (Densità Minerale Ossea) calcaneare ed indica il rischio di frattura con una precisione analoga alla BMD dell'anca.
I valori dell'Indice Stiffness devono essere esaminati insieme ad altri fattori di rischio per le donne (BMD, basso peso corporeo, anamnesi positiva per fratture e cadute, uso di corticosteroidi e tranquillanti a lento rilascio). In particolare, gli individui con anamnesi positiva per frattura osteoporotica sono da considerarsi doppiamente a rischio di fratture future per qualsiasi livello di densità.
In sintesi:
Interpretazione del valore di Densitometria Ossea secondo l'O.M.S.
Se il valore di T-score risulta essere:
da 0 a -1: la massa ossea (BMD) può essere considerata normale.
da -1 a -2.50: osteopenia
(opportuno controllare il paziente e stabilire un trattamento preventivo che comprenda un adatto “regime di vita” ed “eventuale terapia farmacologica”)
oltre -2.50: osteoporosi
(soggetti a rischio di frattura: è opportuno un “adeguato regime di vita” e “terapia farmacologica”).
Sulla base del T-score dall'ultrasonometria, è stato calcolato l'indice di Stiffness.
Le pazienti sono state quindi classificare in 3 gruppi:
ad alto rischio d'osteoporosi (Stiffness <57)
a moderato rischio d'osteoporosi (57«Stiffness«78)
a basso rischio d'osteoporosi (Stiffness>78)